Di cosa parliamo quando parliamo di sessualità?

La sessualità rappresenta una parte fondamentale della vita e dell’identità personale dell’individuo e ne costituisce un aspetto complesso influenzato costantemente dall’interazione tra fattori biologici, sociali, psicologici, culturali. Quando si parla di sessualità non si parla solo dell’atto sessuale o del desiderio tra individui, ma anche di identità, orientamento sessuale e delle dinamiche emotive e affettive che nascono e si modificano. La sessualità non è qualcosa di cui parlare solo se si è in coppia, ma è presente in tutti noi e attorno a noi e ha, in primis, a che vedere col rapporto con il nostro corpo e i nostri bisogni.

Il tema della sessualità è molto ampio e contiene in sè tanti elementi che spesso vengono sovrapposti e confusi, per questo motivo vi lascio qui di seguito un piccolo glossario di base per poter parlare di questo argomento con più chiarezza e semplicità.

Sesso biologico e genere

La definizione di sesso biologico si basa su vari fattori: il patrimonio genetico, gli organi genitali e il quadro ormonale. Sulla base di questi criteri osservati alla nascita, al bambino viene assegnato un sesso maschile o femminile. Nel corso degli anni, con l’inizio della pubertà, il sesso biologico si manifesta attraverso lo sviluppo dei caratteri sessuali secondari femminili o maschili. Ci sono però delle persone che nascono con caratteri sessuali primari che non rientrano nelle tipiche nozioni binarie del corpo maschile o femminile. Si parla in questo caso di intersessualità, un termine ombrello che designa numerose variazioni dello sviluppo sessuale, ossia la presenza di caratteristiche sessuali biologiche innate (genetiche e/​o anatomiche e/​o ormonali) che non corrispondono alle norme sociali e mediche del sesso maschile e femminile. Queste variazioni delle caratteristiche sessuali possono essere rilevate prima o dopo la nascita, durante l’infanzia, durante la pubertà, in età adulta o anche mai.

Orientamento sessuale

Con il termine orientamento sessuale ci riferiamo all’attrazione sessuale e/o romantica che una persona può sperimentare verso un’altra persona dello stesso sesso (omosessualità), di sesso diverso (eterosessualità) o per persone sia dello stesso sesso che di sesso diverso (bisessualità).

Quando si parla di orientamento sessuale è importante non racchiuderlo in una scatola, ma immaginarlo come un corso d’acqua, fluido e in movimento. Infatti al di là di queste tre principali definizioni, si può parlare anche di pansessualità (quando una persona è sessualmente e/o sentimentalmente attratta da persone indipendentemente dal loro genere), asessualità (quando una persona generalmente non è sessualmente attratta da altre persone o sceglie di non svolgere attività sessuali), demisessualità (quando una persona prova attrazione verso qualcuno solo se c’è un forte legame emotivo), polisessualità (una persona che è sessualmente e/o sentimentalmente attratta da diversi generi ma non tutti), aromanticità (persona che non prova attrazione sentimentale verso altre persone).

Identità di genere

L’identità di genere non è legata al sesso, ma alla nostra esperienze interiore e a come definiamo il nostro genere. L’identità di genere è legata a come ogni persona si definisce e si percepisce. Possiamo parlare di:

  • Agender: una persona che non ha un allineamento personale né con il concetto di “uomo” né di “donna”, e quindi non si definisce in termine di genere (a volte chiamato anche di genere neutro o senza genere).
  • Cisgender: termine usato per descrivere una persona la cui identità di genere si allinea con quella tipicamente associata al sesso assegnato alla sua nascita.
  • Binario/Non-Binario: si riferisce al presupposto che esistono solo due generi: uomo e donna. Una persona non binaria è una persona che non si identifica come un uomo o una donna. Si potrebbe sentire come una persona non allineata con nessuno dei poli uomo/donna, che presenta sia elementi codificati come maschili, sia elementi codificati come femminili; potrebbe riconoscersi in un punto intermedio dello spettro di genere oppure sentirsi come estranea a questa definizione.
  • Transgender: una persona che sperimenta una mancata corrispondenza tra il sesso con cui è nata e il genere nel quale si identifica. Alcune persone (ma non tutte) si sottopongono a trattamenti chirurgici per modificare i caratteri sessuali primari e secondari (in questo caso si parla di transessualità)
  • MtF/FtM: MtF : Transizione dal maschile al femminile. FtM : Transizione dal femminile al maschile.

Espressione di genere

ll modo in cui una persona esplicita agli altri il proprio genere attraverso il comportamento, l’abbigliamento, la voce o altre caratteristiche in base alle aspettative sociali. La società identifica questi segnali come maschili o femminili, sebbene ciò che è considerato maschile o femminile cambi nel tempo e vari a seconda della cultura.

Ruolo di genere

I ruoli di genere sono l’insieme dei comportamenti che una società si aspetta da un individuo sulla base del sesso dell’ individuo stesso. I ruoli di genere, all’interno di certi contesti socio-culturali possono essere così rigidamente radicati da essere considerati l’unico modo corretto di fare le cosecausando la nascita di rigide aspettative che a loro volta danno vita agli stereotipi di genere. La mancanza di conformità a tali attese fa sì che le persone interessate vengano giudicate come “poco femminili” o “poco maschili”.

Le disfunzioni sessuali

I disturbi sessuali appartengono a un’area estremamente eterogenea della psicopatologia. Nel DSM-5 tale area nosografica viene definita come “ disfunzioni sessuali ” , caratterizzate da un’anomalia nel processo che sottende il ciclo di risposta sessuale, o da dolore associato al rapporto sessuale.

l ciclo di risposta sessuale normale può essere diviso nelle seguenti fasi (in ognuna delle quali possono intervenire dei disturbi sessuali):
1. Desiderio. Questa fase consiste in fantasie sull’attività sessuale e nel desiderio di praticare attività sessuale.
2. Eccitazione. Questa fase consiste in una sensazione soggettiva di piacere sessuale e nelle concomitanti modificazioni fisiologiche.
3. Orgasmo. Questa fase consiste in un picco di piacere sessuale, con allentamento della tensione sessuale e contrazioni ritmiche dei muscoli perineali e degli organi riproduttivi.
4. Risoluzione. Questa fase consiste in una sensazione di rilassamento muscolare e di benessere generale a cui può seguire un periodo refrattario. Nell’uomo questo periodo in cui non prova più piacere è caratterizzato dall’incapacità fisiologica di raggiungere un’erezione.

disturbi sessuali possono verificarsi in una o più di queste fasi.

  • Nella fase del desiderio può manifestarsi il calo del desiderio o un’avversione sessuale.
  • In fase di eccitazione, per le persone di sesso maschile un problema molto diffuso è il disturbo erettile, mentre nella femmine può esserci una mancanza di eccitazione e di lubrificazione.
  • In fase orgasmica, si può sperimentare proprio l’assenza dello stesso orgasmo (anorgasmia, principalmente per le persone di sesso femminile) oppure un ritardo nella risposta orgasmica (come nel caso dell’eiaculazione ritardata) oppure una risposta orgasmica troppo rapida (eiaculazione precoce).
  • Durante il rapporto possono manifestarsi disturbi sessuali caratterizzati da sensazioni dolorose come la dispareunia, sia maschile che femminile, che consiste in un coito doloroso, solitamente dovuto a cause organiche, o il vaginismo, involontaria contrazione della vagina che impedisce la penetrazione.

Le disfunzioni sessuali possono avere una causa fisica o psicologica. Nella maggior parte dei casi l’origine è psicologica, ma è fondamentale escludere eventuali cause organiche attraverso vari approfondimenti da valutare caso per caso, dopo una consulenza medica.

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